Apprezzare di più la Rarità del Quotidiano

La felicità non si trova nel comfort, bensì nella saggezza. Solo la saggezza, che insegna a essere riconoscenti per ciò che si ha e per ciò che si è, consente di vivere felici a lungo termine. La nostra vita è scandita dal ciclo delle stagioni. Chi ama la primavera e teme l’inverno si condanna a destare una parte della propria esistenza. Il saggio sa che ciascuna stagione è ricca d’insegnamenti. L’inverno ci insegna la pazienza e la speranza, la primavera ci fa capire che i fiori sono effimeri, l’estate ci dice che la freschezza si trova nella pace del cuore, mentre l’autunno ci mostra che la malinconia non è priva di bellezza.

Per quanto imponenti siano le nostre città, per quanto avanzate siano le nostre tecnologie, la nostra esistenza è paragonabile a quella di chi abita in un paesello isolato, nel cuore di una valle circondata da montagne. Il fuoco scoppietta nel camino, ma sono tutti troppo occupati per ammirare la danza delle fiamme color arancio; i pozzi traboccano di acqua pura, ma chi si prende il tempo di apprezzarne davvero il sapore e la freschezza? Le spighe di grano ondeggiano al vento, ma nessuno contempla queste onde dorate che percorrono l’orizzonte.

La vita passa, ma poiché ognuno è preso dagli obblighi quotidiani, sono rari coloro che ne beneficiano davvero. La bellezza è ovunque, ma purtroppo non serve a niente, perché nessuno vi presta attenzione. Quando in ogni mente è presente la ricerca dell’utilità, nei cuori assai spesso è assente la felicità. Tutto diviene banale per colui che non impara a osservare e a meravigliarsi dei piccoli dettagli della quotidianità.

La felicità non si trova nell’accumulare, bensì nella capacità di apprezzare ciò che si ha. Per sua natura l’uomo tende a credere che soltanto ciò che è raro sia prezioso. È quindi destinato a disprezzare quello che lo circonda nella vita quotidiana e accadrebbe lo stesso se vivesse in paradiso. L’ambiente bucolico della campagna ha ispirato numerosi pittori oggi famosi, ma per chi ci vive giorno dopo giorno questo fascino non c’è più. Solo chi ha il coraggio di allontanarsene per qualche tempo e di spingersi al di là dei territori conosciuti potrà capirlo.

Osservando la propria casa e i propri campi dalla cima di una montagna, riuscirà a comprendere fino a che punto tutto ciò che possiede è fragile. Si renderà conto che quanto gli appariva banale costituisce in realtà una ricchezza inestimabile. Un tetto, sentieri privi d’intralci, acqua, cibo in abbondanza, una famiglia, degli amici… Niente di tutto questo si trova fuori dal paese. Solo colui che riesce a vedere con obbiettività la propria vita quotidiana può rendersi conto fino a che punto tutto ciò sia prezioso. Noi che viviamo in una società moderna siamo davvero così diversi dagli abitanti del paese?

Imparare ad apprezzare di più la rarità del quotidiano

Solo chi sa essere riconoscente per quello che la vita e le persone gli offrono potrà vivere felice. La gratitudine è la chiave della felicità. Tuttavia, l’abitudine e la routine indeboliscono la nostra capacità di meravigliarci. Ci fanno credere che quanto possediamo sia normale e non abbia valore. È importante concedervi un po’ di tempo per prendere le distanze. Mettetevi sulla cima di una simbolica montagna. Potrete così guardare ciò che fa parte della vostra quotidianità da un’altra prospettiva e apprezzarne di più il valore.

Tratto dal libro di Nicolas Chauvat 

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