La Mente Conscia: Il Creatore Dentro di Noi

L’evoluzione dei mammiferi superiori, compresi gli scimpanzé, i cetacei e l’uomo, porto con sé un nuovo livello di coscienza chiamata “auto-coscienza” o più semplicemente mente conscia. L’avvento della mente conscia costituì un progresso fondamentale nell’evoluzione. La precedente mente subconscia è il nostro “pilota automatico” e la mente conscia è il controllo manuale.

Ad esempio, se una palla viene scagliata contro il vostro occhio, la mente conscia, più lenta, può non avere il tempo di accorgersi della minaccia. In compenso la mente subconscia, che processa circa 20.000.000 di stimoli ambientali al secondo contro i 40 processati dalla mente conscia, vi farà chiudere l’occhio.

La mente subconscia, uno dei più potenti processori conosciuti, osserva specificamente tanto il mondo esterno quanto la consapevolezza interna del corpo, legge i segnali ambientali e fa scattare immediatamente i comportamenti precedentemente acquisiti (appresi); il tutto senza l’aiuto, la supervisione e neppure la consapevolezza della mente conscia.

Le due menti formano una coppia dinamica. Operando assieme, la mente conscia può utilizzare le proprie risorse per concentrasi su qualcosa di specifico, come la festa a cui avete intenzione di partecipare venerdì sera. Contemporaneamente, la mente subconscia può spingere in tutta sicurezza il taglia erba senza che tranci un piede o investa il gatto, anche se non state consciamente prestando attenzione ai suoi movimenti.

Le due menti cooperano anche nell’acquisizione di comportamenti molto complessi, che possono in seguito essere gestiti senza la partecipazione della mente conscia. Ricordate il momento in cui vi siete seduti in macchina tutti tremanti per imparare a guidare? Il numero di cose da gestire era impressionante. Con gli occhi incollati alla strada, dovevate anche guardare lo specchietto retrovisore e gli specchietti laterali, fare attenzione al contachilometri e gli altri indicatori, usare due piedi per tre pedali, e cercare di rimanere calmi e tranquilli e raccolti mentre guidavate sotto gli occhi dell’insegnante.

È stato necessario quello che è sembrato un bel po di tempo prima che tutti questi comportamenti venissero “programmati” nella vostra mente. Oggi salite in macchina, girate la chiave e ripassate consapevolmente la lista della spesa mentre la mente subconscia diligentemente si occupa di tutte le complesse abilità necessarie per fluire con il traffico senza dover pensare nemmeno una volta ai meccanismi della guida. Oppure, state guidando e conversando amabilmente con la persona seduta accanto a voi.

La vostra coscienza è così immersa nella conversazione che a un certo punto vi rendete conto di non aver prestato la minima attenzione alla guida per cinque minuti interi. Trasalite, ma subito vi rendete conto che siete ancora nella corsia di destra e vi spostate in modo regolare con il flusso del traffico; una rapida occhiata allo specchietto posteriore vi rivela che non vi siete lasciati alle spalle una scia di segnali stradali accartocciati o di buche delle lettere sfasciate. Se voi non stavate coscientemente guidando l’auto, chi lo faceva? La mente subconscia. E in che modo lo faceva? Anche se non la osservavate, la mente subconscia stava facendo diligentemente tutto quello che aveva imparato durante le lezioni di guida.

Oltre a mettere in atto i programmi subconsci abituali, la mente conscia ha anche il potere di essere spontaneamente creativa nelle risposte agli stimoli ambientali. Grazie alla sua capacità auto-riflessiva, la mente conscia può osservare i comportamenti mentre vengono svolti. Mentre è in atto un comportamento pre-programmato, la mente conscia che osserva può intervenire, bloccare quel comportamento e indurre una nuova risposta. La mente conscia ci offre così il libero arbitrio, il che significa che non siamo le vittime impotenti della nostra programmazione. Ma, per riuscirci, dobbiamo essere pienamente coscienti, affinché il programma non assuma il controllo; compito non facile, come può confermare chiunque abbia provato a esercitare la volontà. Appena la mente conscia smette di fare attenzione, la programmazione subconscia riprende il sopravvento.

La mente conscia ha anche la capacita di spostarsi avanti e indietro nel tempo indietro nel tempo, mentre la mente subconscia agisce sempre nel momento presente. Quando la mente conscia è impegnata a sognare a occhi aperti, a pianificare il futuro o a ricordare esperienza passate, la mente subconscia è sempre al lavoro, impegnata a svolgere i compiti richiesti al momento senza bisogno di una supervisione conscia.

Le due menti costituiscono un meccanismo davvero fenomenale, ma ecco come può capitare che le cose vadano storte.

La mente conscia è il sé, la voce dei nostri pensieri. Può fare grandi progetti per un futuro colmo di salute, felicità e prosperità; ma, mentre siamo coscientemente concentrati su questi pensieri felici, chi conduce il gioco? Il subconscio. E in che mondo si occuperà dei nostri affari? Esattamente nel modo in cui è stato programmato. I comportamenti della mente subconscia, quando l’attenzione cosciente è assente, possono anche non essere stati creati da noi, perché la maggior parte dei nostri comportamenti generati dal subconscio non sono in genere osservati dalla mente conscia, molti rimangono di sasso sentendosi dire “sei proprio uguale a tua madre, a tuo padre”, ovvero alle persone che hanno programmato la loro mente subconscia.

I comportamenti appresi e le convinzioni acquisite da altri, come dai propri genitori, compagni e insegnanti, non necessariamente collaborano agli obiettivi della nostra mente conscia. I maggiori ostacoli alla realizzazione dei nostri sogni sono le limitazioni programmate nel subconscio. Queste limitazioni non soltanto influenzano il nostro comportamento, ma possono anche svolgere un ruolo fondamentale nel determinare la nostra fisiologia e il nostro stato di salute. Come abbiamo già visto, la mente svolge un ruolo centrale nel controllo dei sistemi biologici che ci mantengono in vita.

La natura non voleva certo che la presenza di due menti diventasse il nostro tallone d’Achille; anzi, è una dualità estremamente utile alla nostra vita. Pensate, se avessimo avuto dei genitori consapevoli e degli insegnanti che fossero stati per noi dei meravigliosi esempi di vita, costantemente impegnati in relazioni umane non competitive con tutti i membri della comunità! Se la nostra mente subconscia fosse stata programmata con comportamenti così sani, avremmo completo successo nella vita senza neppure esserne coscienti!

Tratto dal libro “La Biologia delle Credenze” di Bruce H. Lipton

“Credo che questo passo tratto dal libro “La Biologia delle Credenze” di Bruce H. Lipton possa aiutare nella comprensione delle dinamiche della nostra mente e possa darci delle indicazioni sul perché spesso nonostante pensiamo alle cose che vogliamo queste non appaiono nella nostra vita. Come dice Abraham-Hicks è la vibrazione che conta e la vibrazione che emettiamo è quella data dalla somma delle nostre credenze e convinzioni. Quindi, per esempio, non ci sarà piena prosperità nella nostra vita se dentro di noi siamo stati programmati con delle convinzioni negative sulla propserità e le persone di successo. Possiamo dire quanto vogliamo che desideriamo avere di più, ma se in realtà crediamo di non meritarlo, la prosperità farà fatica a manifestarsi. Questo, ovviamente, vale per ogni situazione e ambito della nostra vita. Per una manifestazione consapevole, dunque, le due menti devono credere la stessa cosa. Solo così possono andare nella stessa direzione.”

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