di Lise Bourbeau
È possibile vivere nell’abbondanza e seguire allo stesso tempo un cammino spirituale?
Su questo argomento, esistono due scuole di pensiero. Alcuni credono che per essere spirituali occorra essere in grado di vivere nella più grande privazione possibile.
Per loro, la privazione è sinonimo di distacco.
Altri credono che i soldi e i beni materiali siano il simbolo tangibile dell’energia divina. L’abbondanza di soldi e di beni materiali li aiuta a diventare sempre più consapevoli della loro grande potenza divina e questo li aiuta a creare sempre più abbondanza.
Personalmente aderisco a quest’ultima scuola di pensiero. È implicito che, nei due sistemi di credenza, ci siano dei vantaggi e degli svantaggi. L’importante è che noi scegliamo di credere a ciò che ci è favorevole e non di credere a qualcosa perché qualcun altro ce l’ha suggerito.
La persona che possiede pochi beni materiali ha molta più facilità a vivere nel distacco e questo è ciò cui l’essere umano un giorno vorrebbe raggiungere. Tuttavia, può non essere facile seguire un cammino interiore attraverso corsi e letture – o dedicare del tempo a se stessi per capire meglio – se, in questo mondo si sta cercando solamente di sopravvivere. Che lo si voglia o no, noi viviamo su un pianeta in cui il materiale fa parte della nostra dimensione fisica e non possiamo vivere senza avere un tetto sulla testa.
Questi beni materiali sono assolutamente essenziali e per questo bisogna pagarli.
La persona che vive nell’abbondanza materiale ha più facilità a seguire il suo cammino spirituale dal momento che vive in un benessere fisico che non può che aiutarla. Eppure questa stessa persona può arrivare al punto di attaccarsi troppo ai suoi soldi o ai suoi beni e trovare quindi molta difficoltà a vivere nel distacco.
L’ideale è possedere molti averi e usarli per aiutarsi ad essere felici anziché farne lo scopo della nostra vita. Occorre anche sapere, nel più profondo di noi stessi che, se al momento siamo giunti a questo livello di abbondanza materiale e da un giorno all’altro lo perdiamo, possiamo riuscire a essere ugualmente felici poiché sappiamo come ricominciare.
Questo è il distacco: possedere, senza che la nostra felicità dipenda da ciò che abbiamo.
Come ottenere questa abbondanza?
Per cominciare, è importante sviluppare un atteggiamento di prosperità anziché mirare all’abbondanza di per se stessa. Vivere nell’abbondanza significa possedere in quantità superiori ai nostri bisogni tutto ciò che può soddisfare le necessità della nostra vita. La prosperità è uno stato di essere. Ciò significa non solo avere soldi o possedere beni materiali; è, innanzi tutto, un modo di pensare e di vivere.
Chi possiede un atteggiamento prospero può arrivare facilmente all’abbondanza se lo desidera veramente. Si dimostrerà molto più generoso poiché sa che ce ne sarà sempre. Crede fondamentalmente all’inesauribile sorgente divina. Ci sono molte persone che non possiedono molto “sovrappiù” tuttavia, malgrado ciò, sono felici poiché i loro bisogni sono sempre soddisfatti grazie a questo atteggiamento di prosperità.
D’altro canto, molte persone che hanno i soldi o hanno beni in abbondanza sono molto infelici poiché vivono nella paura di perdere ciò che hanno. Agiscono in modo generoso soltanto se ne possono trarre vantaggio.
Per la maggior parte di noi, qual è l’ostacolo maggiore al fatto di avere un “sovrappiù”? È il nostro mentale che aderisce a delle credenze non benefiche, fin dalla tenera età. Eravamo circondati da persone che dicevano frasi come:
• “Non sono ricco, ma sono in buona salute”. Il che vuol dire “Essere ricco equivale a essere malato”.
• “I ricchi sono dei ladri”. Il che lascia supporre che solo i poveri sono onesti.
• “I ricchi hanno difficoltà ad entrare nel regno dei Cieli”. Non sapevamo che il cielo è uno stato d’essere, lo stato di essere felici e non un luogo specifico.
• “I soldi sono la causa di ogni male”. Come se qualcosa di inerte potesse creare del male. Ciò che crea un malessere è piuttosto l’amore per i soldi e la nostra dipendenza da loro. Nella vita non ci accade ciò che desideriamo, ma ci accade invece ciò a cui crediamo. Se non vivete nell’abbondanza desiderata, verificate se dentro di voi vi sentite ricchi o poveri. Sappiate che avete aderito a delle credenze che non vi sono più favorevoli e che fanno si che non otteniate il risultato desiderato.
Ecco alcuni metodi pratici per riuscire a cambiare il vostro atteggiamento interiore di fronte alla prosperità e all’abbondanza.
• Siate consapevoli delle vostre parole, dei vostri pensieri, dei vostri sentimenti e delle vostre azioni. Ogni giorno, scrivete almeno tre cose che riguardano il vostro atteggiamento in senso. Ciò che scrivete denota prosperità o povertà? Dopo essere diventati consapevoli, considerate il vostro atteggiamento come temporaneo e accettatelo per il momento. Non criticatevi. Sappiate che non vi è nulla di permanente.
• Notate se provate disprezzo per i soldi. Vi succede di pensare o dire: “Soldi maledetti! Se solo questo non costasse così caro! Se solo ci fosse un altro sistema e non dovessi sempre farne arrivare!” Imparate a considerare i soldi come un’energia divina, un mezzo di scambio usato su questo pianeta.
• Notate se vi sentite in colpa quando vi offrite un “sovrappiù”. Questo atteggiamento vi dice che non credete di meritare qualcosa in più. Decidete di credere di essere una persona speciale che merita un “sovrappiù” tanto quanto coloro che ci credono.
• Imparate a provare più gratitudine. Dite grazie anche per le piccole cose. Accogliete l’abbondanza come qualcosa di naturale. Riconoscete l’abbondanza in tutto: un complimento, un sorriso, un pasto pagato al ristorante, una moneta trovata per terra eccetera. Non dite grazie solo perché avete qualcosa. Sappiate che ce l’avete perché rendete grazie all’energia divina in tutto.
• Siate felici quando qualcun altro vive nell’abbondanza. Non invidiatelo. Augurate abbondanza a qualcuno ogni giorno. Come raccogliamo ciò che seminiamo, ciò che augurate con sincerità a qualcuno vi ritornerà sempre.
• Per sviluppare un atteggiamento prospero, considerate prima il valore che date a ciò che desiderate comprare più che al prezzo di acquisto.
• Fate circolare questa energia divina. Non accumulate cose che non vi sono più utili. Tutto ciò che non avete usato da un anno datelo a qualcuno che saprà servirsene. Fate posto al nuovo.
• Mantenete un atteggiamento prospero pagando i vostri conti. Anziché pensare che tutto costa troppo, ringraziate per i servizi ricevuti. Siate felici di inviare prosperità agli altri pagando le tasse, il telefono, l’elettricità, l’affitto, il cibo eccetera.
• Non abbiate aspettative quando donate. Sappiate che tutto vi ritorna. Non cercate di controllare come, quando e da chi vi ritornerà. Abbiate fiducia nella legge del ritorno, questa grande legge di causa-effetto che è sempre presente regola tutto ciò che vive. Il vero dono, quello che ripaga di più, è quello che richiede un sacrificio o uno sforzo. Quando è facile, fate piacere più che altro a voi stessi. Siate consapevoli da dove viene ciò che date anziché preoccuparvi di ciò che date e a chi lo date.
• Imparate anche a ricevere. Riconoscete il vostro valore. Quando rifiutate di ricevere qualcosa, togliete a qualcuno l’opportunità di dare. Saper dare e saper ricevere è uno dei metodi migliori per aprirsi all’abbondanza. Tra le persone che seguono un cammino spirituale si nota di più il fatto di non sapere come ricevere.
Vi sono persone che hanno il dono della guarigione o altre capacità di ordine spirituale e che si sentono in colpa nel farsi pagare per il loro servizi. Anche per essere avvocati, medici, parrucchieri o cuochi ci vuole un dono particolare. Pensate sia intelligente aspettarsi che queste persone offrano gratuitamente i loro servizi? Hanno bisogno di guadagnarsi la vita. La stessa cosa vale per voi. Avete lo stesso diritto di usare i vostri doni per ottenere l’abbondanza. Apprezzate di più la vostra parte divina e smettetela di tormentarvi per questo.
• Infine, è importante rendersi conto che l’essere umano è molto più felice di donare sapendo che prende tutto dà da una sorgente inesauribile. Quindi non è intelligente scegliere di essere poveri, perché ci mettiamo in una posizione di dipendenza di fronte all’altro e ci priviamo della grande felicità di dare.
• Apritevi all’abbondanza in tutti i campi: l’amore, il successo, gli amici, l’affetto, i compimenti, i beni, i soldi eccetera.
• Imparate ad amarvi e ad amare tutti coloro che vi circondano, servendovi dei vostri soldi e dei vostri beni; e non ad amare i vostri soldi e i vostri beni servendovi di coloro che vi circondano.
Tenuto conto di tutto ciò, qual è secondo voi la risposta alla domanda che ho posto all’inizio? Ma è ovvio che è “SÌ”.
Sì, possiamo vivere nell’abbondanza avvicinandoci sempre più a Dio. L’essere umano può e deve gioire con amore e gioia di ciò che Dio ha creato. L’umanità si è fatta molto male credendo che i beni materiali fossero incompatibili con la crescita spirituale. Questa credenza è stata la causa di molte emozioni e sensi di colpa e ha contribuito a ritardare l’essere umano anziché aiutarlo ad avanzare.
Fortunatamente stiamo diventando più consapevoli e abbiamo la possibilità di accettare di disfarci delle nostre false idee per entrare in un’era di abbondanza e di prosperità in ogni campo.
Tratto dalla rivista gratuita del Giardino dei Libri – “L’Arte di Essere“
Lise Bourbeau è una gradissima scrittrice spirituale di fama mondiale che ha scritto moltissimi libri sulla guarigione. Per saperne di più esplorate QUI.
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