Nella nostra vita quotidiana generiamo continuamente pensieri. Quando formuliamo un pensiero, questo porta la nostra firma, è una nostra creazione. Tuttavia, bisogna ricordare che ogni momento ci offre l’opportunità di dare forma a pensieri corretti. Il pensiero corretto è quello che è accompagnato da una visione profonda, da comprensione e da compassione.
Pertanto, bisogna fare attenzione ai nostri pensieri, dato che questi sono alla base delle parole che usiamo e delle azioni che compiamo quando interagiamo con agli altri e con il mondo, e che poi diventano il nostro karma.
Le nostre parole solitamente riflettono chi siamo e ciò in cui crediamo in ogni dato momento. Possono suscitare rabbia, disperazione, pessimismo oppure gioia, serenità e pace. Per cui, è importante scegliere consapevolmente le nostre parole ogniqualvolta stiamo interagendo con gli altri, ma anche quando ci rivolgiamo a noi stessi.
Grazie alla pratica della presenza mentale, possiamo esprimerci sempre con parole appropriate e amorevoli, che donano pace e serenità, e possiamo compiere azioni che aiutano, proteggono, alleviano, sostengono e creano benessere per noi stessi e per gli altri.
È davvero importante cercare di coltivare questa consapevolezza per evitare di compiere atti di violenza, odio, paura e discriminazione. Invece, offriamo al mondo i nostri migliori pensieri, le nostre migliori parole e le nostre migliori azioni.
Se ci ricordiamo che ciò che pensiamo è una nostra creazione in grado di influenzare quello che manifestiamo e proiettiamo nel mondo, allora la presenza mentale si rivelerà uno strumento utilissimo per aiutarci a comprendere se stiamo creando ciò che è bene per il nostro e l’altrui futuro.
Tratto dal libro “Fare pace con se stessi” di Thich Nhat Nanh
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