Walter Lubeck: Acqua – Fonte della Vita

Il nostro corpo è costituito da acqua in quantità variabile dal 46% fino all’85%. Nell’embrione l’acqua è presente per più del 85%, nei neonati per il 79%. Nel primo anno di vita siamo costituiti per il 65% di acqua, nel decimo anno di vit aper il 62% e a 50 anni per il 60%. L’acqua del nostro corpo deve essere continuamente rinnovata alla stregua dell’acqua di uno stagno, altrimenti diventa paludosa. Come non possiamo rinnovare l’acqua di uno stagno con del limo o della birra, così neanche l’acqua del nostro corpo possiamo rinnovarla così. A questo va aggiunto che il caffè e le bevande contenenti caffeina, così come l’alcol, sottraggono ancora più acqua al corpo.

Se dico che ogni giorno dobbiamo bere 35ml di acqua per kg di peso corporeo, mi riferisco ad un’acqua chiara, pura e ricca di energia vitale e priva di anidride carbonica. L’acqua arricchita di acido carbonico è acida, come il termine “acido carbonico” già sottintende. L’acqua del nostro corpo dovrebbe essere neutra, affinché noi possiamo restare sani.

A prescindere dalla superacidità del nostro organismo, l’acido carbonico nel metabolismo dell’uomo ostacola anche l’assorbimento degli elettroliti presenti nell’acqua, come per esempio il calcio. Ma non solo questo. In unione con acidi, il calcio non solo non può essere disciolto, bensì si deposita anche nelle pareti vascolari portando così alla calcificazione delle arterie.

Si ha bisogno continuamente di acqua, per esempio, quando si suda, si respira, si digerisce. Ogni giorno eliminiamo almeno da un litro fino a due litri di acqua attraverso l’urina. Inoltre in caso di stress e di lavoro intellettuale il fabbisogno di acqua aumenta, così anche quando si lavora al computer o guardando la televisione.

Nel nostro organismo l’acqua diventa necessaria per trasmettere gli impulsi nervosi elettrici. Tutte le informazioni vengono inoltrate attraverso l’acqua del corpo. Le funzioni del cervello sono di natura elettro-chimica: ciò significa che esse necessitano di acqua in modo simile a una batteria. Se l’acqua presente non è sufficiente mente fresca, neutra e ricca di energia, la “batteria del cervello” non funziona. Si arriva a dei blocchi e, come conseguenza, a disturbi del pensiero e dell’apprendimento.

Una diminuzione della quantità d’acqua nel nostro corpo non è priva di conseguenze. Con una perdita del 3% il flusso immagazzinato viene ridotto e diminuisce anche la quantità di urina, i veleni metabolici allora possono non essere sufficientemente eliminati. Con una perdita del 5% l’attività cardiaca viene accelerata, la pulsazione aumenta, compare inoltre un innalzamento della temperatura corporea. Una perdita del 10% conduce a disturbi del sistema nervosi centrale, a confusione e disorientamento. Gli stati confusionali delle persone anziane e cronicamente disidratate sono quasi identici a quelli presenti, per esempio, in un uomo assetato nel deserto. Un perdita del 20% non è più compatibile con la vita. Senza cibo noi possiamo sopravvivere per circa tre mesi, senza acqua solo per alcuni giorni.

Tratto dal libro Il Grande Libro della Guarigione Reiki  di Walter Lubeck

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