Ehm… dove eravamo rimasti?

Erano i primi di aprile, credo. C’era la luna piena e mercurio aveva cominciato il suo moto retrogrado. Si prospettava un periodo intenso con qualche revisione da fare.

Di tutto mi aspettavo, tranne che dovere rivedere le fondamenta della mia vita in quel momento. Le mie idee, le mie visioni, i miei sogni, le mie speranze, le mie aspettative, sono tutte state sfidate una ad una. Relazioni professionali che duravano anni, abitudini ormai consolidate, scelte già prese, sono tutte cambiate nel giro di poche settimane. Tutto è andato sotto scrutinio e, ahimè, molte situazioni sono state palesemente bocciate. Tutto da rifare, insomma. Ancora una volta, ricominciare. Ancora una volta, ho dovuto constatare che non si resiste il cambiamento, o quanto meno, non troppo a lungo. Infatti, arriva sempre il momento in cui il cambiamento avviene che lo si voglia o no. A quel punto, o iniziamo a collaborare o ne restiamo vittime confuse.

Non è stato facile ammettere che effettivamente ero in ritardo con il cambiamento necessario in molti aspetti della mia vita. Non è stato facile ammettere che quelle sensazioni di disagio e malcontento alla presenza di alcune persone o di alcune situazioni erano accurate anche se non fondate ancora su “dati certi”. È sempre dura ammettere di sapere che qualcosa non va, ma è ancor più duro ammettere a sé stessi di avere evitato di ascoltare la propria intuizione per paura di dovere riscegliere.

Non è facile riscegliere. Non è facile mettere in dubbio le cose. Non è facile confessare i propri disagi, soprattutto se sai che quando lo farai verrai messo alla porta. Forse, è per questo che evitiamo di ascoltare quella voce interiore che ci ricorda che noi valiamo e che non dobbiamo accontentarci di situazioni poco soddisfacenti solo per quieto vivere. Ma è poi davvero un quieto vivere? Non tanto. Si soffre in silenzio. Ci si sente umiliati e traditi, sconfitti. Ma chi è veramente il nostro nemico? Chi ci tratta male o noi che abbiamo consentito che qualcuno lo facesse? Bè, per mia personale esperienza, quando i nodi sono venuti al pettine ero molto più arrabbiata e delusa con me stessa per non aver seguito la mia intuizione piuttosto che con la persona che mi aveva fatto il torto. Il potere che gli altri hanno su di noi arriva solo fino ad un certo punto e c’è quasi sempre un modo per poterci allontanare da certe situazioni e scegliere diversamente.

Se solo ascoltassimo la nostra intuizione, sin dai suoi primi sussurri, molte situazioni spiacevoli si potrebbero evitare. Se, invece, ci ritroviamo al punto in cui le cose sono andate troppo in là e ci riscopriamo in preda alla rabbia e alla frustrazione davanti all’ennesimo impedimento o fallimento, dopo un iniziale sano sfogo, bisogna sempre lasciare andare la presa e guardare nella direzione delle soluzioni. Cos’è possibile fare? Anzi, cosa posso fare io in questa situazione? Questo è quello che dovremmo sempre chiederci. Infatti, se guardiamo bene scopriamo che è possibile fare dei passi in avanti, seppur piccoli. E quando non possiamo farli là fuori, possiamo sempre farli dentro di noi, cercando e trovando il giusto stato d’animo o atteggiamento per affrontare le difficoltà. Una cosa è certa: quando si tratta di cambiamenti importanti, quello che effettivamente va fatto è guardare in faccia le nostre paure. Quando lo facciamo, queste tendono a svanire o a ridursi notevolmente. È l’evitarle che le ingigantisce.

Bene, a che punto siamo adesso?

Siamo in una congiuntura temporale molto interessante, ma anche molto travolgente. È quasi impossibile non accorgersi che c’è qualcosa nell’aria, e non mi riferisco solo all’inquinamento! C’è una crescente irrequietezza, un malcontento ed allo stesso tempo una forte voglia di distrazione e abbandono da parte di chi sente di non avere più le forze per remare contro il mare di ingiustizie a cui assistiamo quotidianamente. Infatti, il problema è proprio questo: non possiamo remare contro questo mare. Su questo, chi si sente sfiduciato, ha perfettamente ragione. Però, non diamoci per sconfitti. C’è qualcosa che possiamo e dobbiamo fare per cambiare la realtà collettiva in cui viviamo: svegliare le nostre coscienze e lasciare che la nostre luce interiore risplenda.

Ricordatevi che per la luce non è necessario combattere l’oscurità, deve solo illuminarla. Il sole non battaglia con la notte, ma ritorna splendente più che mai ogni mattina. Se c’è il sole, non esiste l’oscurità. Se ci saranno luce, amore, compassione e gentilezza nei nostri cuori, non potranno più esserci ingiustizie perché nessuno con un cuore così bello si sognerebbe mai di beneficiare di qualsiasi cosa che sia il risultato dell’abuso altrui, in qualsiasi forma questo venga perpetrato. Per cui, restando vigili a quello che succede intorno a noi, abbiamo il dovere di continuiamo a irradiare luce. Dobbiamo mantenere la fiamma accesa dentro di noi. Non possiamo permettere che si spenga, in nome di tutti coloro che soffrono per colpa di chi non vede e non sente più da molto tempo la voce della propria anima.

Lo so, non è facile.

A volte, basta un breve sguardo alle notizie al mattino, per buttare giù anni di lavoro interiore e cadere nel caos di un conflitto interiore. Tuttavia, è proprio in quei momenti che dobbiamo ricordarci di quella luce che abbiamo dentro e di quanto è importante continuare a farla brillare, affinché la sua luce possa illuminare quello che ci sta intorno. Quante più persone faranno questo, tanto più difficile sarà per chi non opera per il bene altrui nascondersi. Dobbiamo tenere gli occhi bene aperti, anche se guardare in faccia certe cose fa male. A poco a poco, dobbiamo abituarci a guardare in faccia le cose, chiamarle con il loro vero nome e decidere di cambiarle se non contribuiscono al bene comune.

Ora, spero con tutto il cuore che non abbiate avuto troppi momenti di difficoltà in questi ultimi due/tre mesi e che abbiate navigato bene le energie e le situazioni nella vostra vita. Mi scuso per non essere stata in grado di continuare a sostenervi con il sito, so quanto sia importante più che mai potere avere delle piccole pause positive durante le nostre giornate. Per questo mi auguro di potere ritornare adesso a condividere con voi come prima e chissà magari più di prima.

Continuate a risplendere anime radianti. Insieme, si fa più luce.

Vi abbraccio fortissimo,

Mariù

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