Giuditta Dembech: Persone Allegre

L’ideale per rimanere in atteggiamento positivo, sarebbe di frequentare soltanto persone allegre, con una visione serena della vita, persone lungimiranti, capaci di superare i problemi quotidiani con la convinzione che tutto si può migliorare. Persone capaci di guidare nel traffico fischiettando, di ridere e scherzare anche in quei momenti in cui ci sarebbe da indispettirsi…  Se avete degli amici così, teneteli stretti perché sono preziosi. Con persone di questo genere accanto, si può uscire indenni da ogni contrattempo; la loro serenità e l’atteggiamento fiducioso sono il migliore aiuto ed insegnamento che possiate ricevere. Frequentateli spesso e teneteli in considerazione perché sono un regalo che la vita vi sta facendo, un sostegno per aiutarvi a migliorare…

Viceversa, state lontani dalle persone negative, perché il loro atteggiamento è deleterio e contagioso. Ci sono delle persone che di mestiere fanno il “pensatore negativo cronico” e per quanto tentiamo di aiutarli non accettano affatto di migliorare. Il loro è soltanto un atteggiamento negativo, non una depressione vera e propria; hanno fatto della lamentela la propria occupazione quotidiana e se tentate di rincuorarli sembra quasi che si offendano…

Attenzione, perché questo genere di persone è molto frequente e nefasto, ne ho conosciute molte ma alla fine ho cominciato ad alzare delle barriere perché mi sono resa conto che si comportano come dei pesanti sacchi da trascinare e che non intendono far nulla per crescere. Una volta li ascoltavo attentamente, davo loro istruzioni per aiutarli, perché potessero lavorare su sé stessi e invece mi rendevo conto che erano talmente affezionate alla loro tetraggine da non saper più come vivere una vita una volta liberate…

Poi c’è un altro tipo di persone che ha il veleno della negatività insito nella mente: non sono mai contente di nulla, eppure stanno benissimo fisicamente, hanno un lavoro, la casa, la macchina gli amici, ma si lamentano in continuazione, e più cerchi di fargli capire che sono tutto sommato fortunati, più si arrabbiano, come se li stessi insultando.

Si svegliano al mattino, magari è una giornata luminosa e serena, piena di uccellini e nuvolette, e loro dicono: “è di nuovo ora di alzarsi e ricominciare…”. Viceversa, ci sono persone piene di acciacchi, che faticano veramente a muoversi e camminare eppure, alzandosi nella medesima situazione dicono: “Che bella giornata, certamente oggi starò meglio, forse ce la farò anche ad uscire…”.

E poi ci sono persone in discrete condizioni di salute, che vivono nel ricordo delle loro “gesta” da ammalati; fanno descrizioni raccapriccianti dei loro interventi chirurgici, non parlano altro che di malattie, di medici, medicine, ulcere, allergie, infezioni, suscitando disagio e sgomento nel loro interlocutore…

Sono anche loro pensatori negativi cronici; quando li incontriamo per strada abbiamo un solo desiderio: fuggire sull’altro marciapiede…

Attorno a queste persone, anche se invisibile, c’è una nube grigia, serpeggiante di forme vischiose e repellenti. Quando parlano, la nube si dilata, si riversa, anche solo momentaneamente sull’incauto ascoltatore, e questo, se ne va alla fine un po’ più intristito e appesantito nello spirito. Non glielo permettete, bloccateli con un bel sorriso, raccontategli qualcosa di bello e di allegro, spostate la loro attenzione (se ci riuscite) su qualcos’altro di piacevole e divertente, e se persistono nella loro eterna sequela di sciagure, cercate di liberarvi e tirate un bel respiro di sollievo…

Il compito del guerriero di luce è di tentare di portar loro soccorso, ma è necessaria una grande forza interiore, perseveranza e determinazione. Se siete abbastanza forti, cercate di aiutarli, di riversare su di loro energie di allegria e di gioia, provate a seminare speranza ed ottimismo, può darsi che attecchiscano…

Ma se vi sentite fragili, se state risalendo la china della depressione, è meglio che ne stiate lontani, che non vi lasciate contagiare. Frequentate persone allegre, luminose, operate delle selezioni, frequentate il meglio e non lasciatevi abbattere dalle tristezze altrui, specialmente se immotivate…

Tratto dal libro “Io Penso Positivo” di Giuditta Dembech

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