In continuazione al post di ieri sulla pratica meditativa consigliata per il mese di ottobre, oggi voglio proporre a suo sostegno la lettura del libro “Camminare in Consapevolezza”, scritto dal grande maestro e monaco zen, Thich Nhat Hanh.
Questo libro, quarto di una serie dedicata alla mindfulness (attenzione consapevole) nella vita di tutti i giorni, si offre come una guida semplice, ma incredibilmente profonda, su come poter trovare momenti di pace e serenità nella pratica quotidiana del camminare.
Capita a tutti di immergerci talmente tanto nell’andirivieni della quotidianità e del lavoro da dimenticare di concederci dei piccoli momenti di pausa per rilassarci e ritornare a respirare.
Come già riflettevamo nel post sui consigli per il rientro di settembre è davvero importante integrare nella nostra routine quotidiana dei momenti, anche brevi, in cui centriamo e calmiamo la nostra mente e rilassiamo il nostro corpo.
Anche solo pochi minuti alla volta, possono fare una grande differenza sul nostro stato mentale e fisico. E, se pensiamo che sia complicato farlo, questo libricino di Thich Nhat Hanh ci farà cambiare idea.
Il saggio maestro ci prende per mano e ci conduce dolcemente in una pratica semplice e ancestrale, rivelando come, attraverso passi lenti e consapevoli, possiamo ritrovare una connessione autentica con noi stessi e con il mondo che ci circonda.
L’autore non si limita a descriverci la tecnica della meditazione camminata, ma condivide con noi aneddoti e storie che rendono la lettura ancor più piacevole e applicabile nel contesto della nostra vita frenetica.
Quante volte camminiamo senza nemmeno guardare dove mettiamo i piedi, pensando già al prossimo appuntamento o rimuginando su conversazioni o situazioni passate? Oppure camminiamo parlando al telefono o ascoltando musica in cuffia ad alto volume?
Thich Nhat Hanh ci esorta, invece, a prestare attenzione ai nostri passi e al nostro respiro. Anche un’attività apparentemente banale e automatica come camminare all’interno della nostra casa o fare il tragitto che dall’auto che abbiamo appena parcheggiato ci porta al luogo del nostro appuntamento, può trasformarsi in un’oasi di pace per la nostra mente, il nostro corpo e la nostra anima, se affrontata con la giusta consapevolezza.
“Quando torniamo al respiro, torniamo al momento presente, la nostra vera dimora.”
La bellezza di queste parole risiede nel loro invito a rallentare, a percepire ogni passo come un dono, un momento speciale in cui possiamo sentirci “a casa”. Non stiamo rincorrendo il nostro prossimo obiettivo, siamo già arrivati. Tutto è nel qui e ora.
Pertanto, concediamoci il tempo di camminare consapevolmente e lasciamo che ogni passo diventi un momento di connessione profonda con il nostro corpo, con la terra sotto i nostri piedi e con l’infinito cielo sopra di noi.
Camminando così, anche solo per pochi minuti al giorno, possiamo dare a noi stessi una pausa sincera e autentica dal trantran quotidiano, permettendoci di ritrovare una fresca gioia nel semplice atto del camminare.
Nel libro, l’autore sottolinea anche come la nostra pratica di meditare camminando possa avere un effetto positivo anche su chi ci sta intorno. Per esempio, potremmo voler invitare una persona cara o un amico a camminare consapevolmente con noi e provare a muoverci allo stesso ritmo lento.
Potremo sicuramente notare con piacere come a fine camminata ci sentiremo più in armonia e sintonia con quella persona che se avessimo speso tutto il tempo a parlare del più o del meno. Se volete, potete provare a camminare consapevolmente anche con i vostri bambini, invitandoli a sincronizzare il loro respiro con i loro passi.
Ci sono davvero tanti modi (leggili qui) per potere integrare la bellezza e la saggezza di questa pratica nella nostra quotidianità e arrivare a scoprire una fonte inaspettata di serenità e gioia proprio sotto i nostri piedi!
Nella speranza che questa lettura possa arricchire le vostre giornate autunnali e accompagnarvi nelle vostre passeggiate, non mi resta che augurarvi camminate serene e passi consapevoli verso la vostra interiorità. E ricordate: “ogni passo è un arrivo e ogni arrivo è un passo.”
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