La luna nuova nel segno dello Scorpione del 20 novembre è stata una delle più intense dell’anno: una specie di portale energetico che non si è limitato a offrire un nuovo inizio, come ogni novilunio, ma che ci ha spinti davvero in profondità prima di lasciarci riemergere e tornare a respirare. Ma questo è tipico dello Scorpione che non lavora mai in superficie. Con queste energie, non si tratta mai di piccoli aggiustamenti, ma di trasformazioni vere e proprie, di verità che emergono da dentro, di parti di noi che finalmente trovano il coraggio di mostrarsi.
Per molti di noi questa lunazione ha portato emozioni forti, intuizioni improvvise, ricordi che credevamo svaniti, desideri che non possono più essere ignorati. È il modo in cui lo Scorpione ci ricorda che prima di rinascere dobbiamo guardare con sincerità ciò che dentro di noi chiede di essere riconosciuto, compreso, lasciato andare o finalmente accolto.
Questa luna nuova ha illuminato ciò che abbiamo a lungo tenuto nell’ombra. Le paure che ancora ci trattenevano, i legami emotivi che chiedevano di essere sciolti o rigenerati, le verità che non osavamo ammettere persino a noi stessi. Eppure, per quanto questo processo possa essere stato intenso, possiamo sentirne il dono: è un privilegio avere l’opportunità di vedere con tanta chiarezza quello che solitamente resta nascosto. È un dono poter ripulire lo spazio interiore in modo così profondo. È un dono poter ricominciare da un punto che rispecchia davvero chi siamo oggi.
Questa luna nuova ci ha ricordato, ancora una volta e più che mai, che ogni fine contiene già il seme della rinascita, che riconoscere la propria vulnerabilità non è una debolezza, ma un segno di consapevolezza e maturità, e che il coraggio non è sfidare le nostre paure, ma guardarle alla luce della nostra presenza.
Durante questa lunazione, molti di noi hanno avvertito il bisogno di ritirarsi, di ascoltare di più, di dire meno. Altri hanno percepito una spinta improvvisa a cambiare qualcosa di fondamentale, come se fosse arrivato il momento di essere più autentici, più veri, più allineati alla propria essenza. Tutto questo è perfettamente in linea con questa energia lunare: intensa, onesta, trasformatrice.
Se guardiamo ciò che è emerso in questi giorni con amore e gentilezza, possiamo trovare anche un profondo senso di gratitudine. Gratitudine per le rivelazioni, anche per quelle scomode. Gratitudine per ciò che è crollato, perché ci ha mostrato cosa non era più solido. Gratitudine per ciò che abbiamo avuto il coraggio di sentire, perché solo ciò che sentiamo può guarire. Gratitudine per la possibilità di ripartire in modo più autentico, più pulito, più nostro.
Ora che il ciclo lunare si avvicina al primo quarto, il nostro cammino può essere rischiarato dalla luce di una nuova consapevolezza. Possiamo scegliere delle intenzioni che riflettano le verità dell’anima che ci sono state rivelate e possiamo darci il permesso di rinascere con rispetto per tutto ciò che siamo diventati.
Alla prossima luna…
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